- FUSIBILI
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- I fusibili sono
utilizzati per proteggere i circuiti elettronici da
eventuali guasti dovuti a sovraccarichi o cortocircuiti.
- Sono provvisti di
un sottile filo, che si fonde rompendosi, quando vi
passa una corrente superiore a una certa soglia,
bloccando di conseguenza il passaggio di corrente e
interrompendo cioè il circuito, per evitare danni più
gravi ad altri componenti.
- In altre parole,
il fusibile si guasta per evitare che si guastino
componenti più costosi.
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- I parametri
- > la corrente
nominale, espressa in Ampere (A)
> la tensione nominale, espressa in Volt (V)
> la velocità d'intervento (vedere descrizione di
seguito)
> il potere di apertura, espresso in Ampere (A)
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- La corrente
nominale
- É il valore di
corrente, oltrepassato il quale, il filo del fusibile si
fonde, bloccando il passaggio di corrente.
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- La tensione
nominale
- É il valore
massimo di tensione che può venire a trovarsi ai capi
del fusibile non appena il filo si spezza. Quindi, nel
tipico utilizzo di un fusibile collegato in serie ad una
fonte di alimentazione, la tensione nominale deve essere
superiore alla fonte di alimentazione.
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- La velocitÃ
d'intervento
- Normalmente, la
velocità d'intervento non è espressa mediante un valore
di tempo, ma si usa classificare i fusibili in
ritardati, semirapidi, rapidi e super-rapidi.
- I modelli rapidi intervengono quasi immediatamente, quando si
verifica il sovraccarico.
- I modelli ritardati, che intervengono con un leggero ritardo,
vengono utilizzati nei circuiti che, all'accensione,
producono un rapido picco di assorbimento superiore al
normale funzionamento. Se in un circuito del genere si
montasse un fusibile rapido, questo interromperebbe il
circuito ad ogni accensione, e in altre parole
l'apparecchio non si accenderebbe mai. Montando invece
un fusibile ritardato, questo non interviene all'atto
dell'accensione, poichè il picco iniziale di
assorbimento si estingue prima che il fusibile possa
intervenire, ma interviene qualora ci fosse un
sovraccarico dovuto a un guasto.
- I modelli super-rapidi, meno diffusi, sono ancora più veloci
dei rapidi, e vengono utilizzati in applicazioni
particolari, dove anche un brevissimo picco di corrente
superiore alla norma può danneggiare qualcosa.
- I modelli semirapidi, meno diffusi, hanno una velocitÃ
d'intervento a metà strada tra i rapidi ed i ritardati.
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- Il potere di
apertura
- Il potere di
apertura è la soglia di corrente oltrepassata la quale
il fusibile può creare un arco elettrico, e far passare
la corrente anche se il filo si spezza.
- Ad esempio, il
filo di un fusibile con corrente nominale di 1A e con un
potere di apertura di 200A si spezza (bloccando il
passaggio di corrente) non appena la corrente che lo
attraversa supera la soglia di 1A, ma se la corrente
supera i 200A, si può formare un arco elettrico che
lascia passare ugualmente la corrente. Per evitare
questa pericolosa condizione, esistono dei fusibili che
hanno al loro interno una polvere spegniarco,
ossia una sorta di granelli di sabbia che spengono un
arco elettrico, qualora dovesse formarsi. Generalmente
il potere di apertura è dell'ordine delle centinaia o
migliaia di Ampere, quindi l'utilizzo dei fusibili con
polvere spegniarco è destinato soltanto a circuiti
particolari, dove esiste la possibilità che si formino
correnti così elevate.
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- Come si
leggono i dati di un fusibile
- Sul corpo del
fusibile è riportata una o due lettere ad indicare la
velocità d'intervento, secondo il seguente codice:
- > T per
fusibili ritardati
> M per fusibili semirapidi
> F per fusibili rapidi
> FF oppure FA per fusibili super-rapidi
- Accanto a tale
indicazione è riportata la corrente nominale, seguita
dalla tensione nominale. Se manca l'unità di misura
della corrente, si sottintende l'Ampere. Quindi:
- > T 315mA 250V è
scritto su un fusibile ritardato da 315mA e 250V
> F 1,6A 250V (oppure F 1,6 250V) è scritto su un
fusibile rapido da 1,6A e 250V
> FA 1,25A 250V identifica un fusibile super-rapido da
1,25A e 250V
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- Vediamo alcuni
tipi di fusibili che troviamo in commercio:
- > Fusibili a tubo
> Microfusibili
> Fusibili a lama
> Fusibili autoripristinanti
> Fusibili termici cut-offs
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- Fusibili a
tubo
- I fusibili a tubo
sono i più economici, e i formati standard più diffusi
sono due:
- > 5x20 (ossia 5
millimetri di diametro e 20 di lunghezza)
> 6,3x32 (ossia 6 millimetri di diametro e 20 di
lunghezza)
- Si inseriscono
nel circuito, infilandoli in uno zoccolo apposito, in
modo che possano essere sostituiti semplicemente
estraendoli, senza bisogno di dissaldature.
- Nella foto in
alto, in cui si vede un fusibile 5X20 fortemente
ingrandito, è possibile vedere il sottile filo interno,
che si spezza quando il fusibile interviene.
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- Valori
standard disponibili in commercio
- Per ciascun
valore è normalmente reperibile la versione a 250V e
500V.
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- Fusibili
autoripristinanti
- Si tratta di
fusibili che intervengono interrompendo un circuito al
superamento di una corrente, ma che si ripristinano,
consentendo di nuovo il passaggio di corrente, quando
viene meno la causa che aveva provocato l'intervento. In
effetti il suo funzionamento è nettamente diverso dai
precedenti modelli, in quanto non ha un filo che fonde,
ma la sua resistenza, normalmente molto bassa, diventa
molto alta in caso di sovraccarico.
- I tipi più
diffusi sono sei:
- > RUSB per
tensioni fino a 6V, con correnti d'intervento tra 1A e
4A
> RGE per tensioni fino a 16V, con correnti
d'intervento tra 5A e 24A
> RUE per tensioni fino a 30V, con corrente
d'intervento tra 1,8A e 18A
> RXE per tensioni fino a 60V, con corrente
d'intervento tra 100mA e 8A
> TR250 per tensioni alternate fino a 250V, con
correnti d'intervento tra 100mA e 300mA
> TR600 per tensioni alternate fino a 600V, con
correnti d'intervento tra 100mA e 300mA
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- Il codice
stampato sul corpo di questi fusibili, comprende una
sigla iniziale, corrispondente ad una delle sei appena
elencate, seguito da un codice che indica il valore di
corrente massimo, oltrepassato il quale, il fusibile
inizia ad alzare il suo valore di resistenza. Tale
valore è indicato sempre in tre cifre, sottintendendo la
prima cifra come unità di Ampere. Quindi, ad esempio:
- > RXE005 è
stampato su un fusibile da 60V 50mA (005 significa
0,05A)
> RXE050 è stampato su un fusibile da 60V 500mA (050
significa 0,50A)
> RXE030 è stampato su un fusibile da 60V 300mA (030
significa 0,30A)
> RXE300 è stampato su un fusibile da 60V 3A (300
significa 3,00A)
> TR250-145 è stampato su un fusibile da 250V 145mA
> TR600-160 è stampato su un fusibile da 250V 160mA
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- Fusibili
termici cut-offs
- Questo tipo di
fusibili ha un funzionamento totalmente diverso dai
precedenti. Infatti non s'interrompe quando si verifica
un sovraccarico, ma quando la temperatura a cui è
sottoposto supera una certa soglia.
- Si trova spesso
già integrato all'interno di alcuni trasformatori di
alimentazione, e interrompe il circuito se la
temperatura del trasformatore supera il normale livello
di funzionamento, quindi in caso di guasto.
- Esistono diversi
valori della temperatura d'intervento, compresi
normalmente tra 70°C e 240°C.